Sapori di arte e cultura


Cuore della pianura friulana, Codoripo si sviluppa a sud della linea delle risorgive in un territorioscelto fin dalla tarda età del bronzo come insediamento abitativo per l'abbondanza dei corsi d'acqua, la qualità del terreno argilloso e la posizione strategica.

Caratteristiche che non passarono inosservate nemmeno ai coloni romani che qui fondarono la loro stazione di cambio al centro di importanti vie di comunicazione a cui si deve l'origine toponomastica della cittadina. Codroipo, infatti, deriva dal latino Quadruvium ad indicare il luogo in cui si incrociavano la Postumia, che da Oderzo portava ad Aquileia, e la strada voluta da Augusto come collegamento verso il Norico. Una storia antica, restituita dalle fruttuose campagne di scavo condotte di recente sul territorio e testimoniata dai reperti esposti all'interno dell'ex carcere mandamentale ottocentesco, oggi sede del Civico Museo Archeologico.

Ma prima di essere teatro dei passaggi di potere franco-asburgici del XIX secolo, Codroipo fu eletta a luogo di residenza da parte del patriziato veneto e friulano che qui, a partire dal tardo Cinquecento, costruì dimore in cui conciliare l'otium e il negotium fra ameni parchi come scenografico sfondo di lussuosi saloni e ampie barchesse porticate come pratico ricovero di attrezzature agricole. Un approccio pratico con il vivere quotidiano che si traduce nelle scelte architettoniche che informano la grandiosa Villa Manin di Passariano, pochi chilometri ad est del centro cittadino.

Il complesso residenziale, oggi sede espositiva di iniziative artistiche di successo, è dotato di un corpo centrale con ampi saloni affrescati durante il Settecento da artisti del calibro di Luis Dorigny, e di due ali laterali porticate dove si possono ammirare le collezioni permanenti di armi antiche, carrozze d'epoca e preziose suppellettili ecclesiastiche nei locali della sacrestia che introduce alla cappella di Sant'Andrea, trionfo della decorazione a stucco di gusto rococò. L'armonia progettuale alterna gli spazi verdi ai corpi di fabbrica così la villa, stretta fra le braccia dell'esedra semicircolare che ricorda il porticato berniniano della piazza San Pietro, è coronata dalle geometrie del prato antistante e dal movimentato gioco dei laghetti, delle colline e delle macchie di rare essenze arboree che con i gruppi scultorei a soggetto mitologico costituiscono l'affascinante parco retrostante.

Villa Manin non è sola sul territorio: a far da eco ai fasti della residenza che ospitò l'ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin, vi sono anche villa Kechler a San Martino e Villa Colloredo Mels a Muscletto. La prima, dal caratteristico intonaco di colore rosso, oggi ospita il Civico Museo delle carrozze d'epoca: un tuffo nel passato a ripercorrere la storia del trasporto attraverso una collezione unica a livello nazionale.

Una parte dell'esposizione è dedicata al museo del giocattolo con esemplari otto-novecenteschi rari, curiosi e provenienti da tutto il mondo. Le ville e i musei distano davvero pochi chilometri gli uni dagli altri e il mezzo ideale per raggiungerli, godendo di un rilassante panorama campestre, è sicuramente la bicicletta.

Codroipo offre oltre 50 chilometri di piste ciclabili, un punto noleggio bici nel parcheggio ovest di villa Manin e una serie di servizi mirati e riconoscibili dal marchio "Girogirobici" che identifica i percorsi segnalati e una rete di punti di ristoro e di accoglienza per cicloturisti disseminati su tutta l'area del Medio Friuli. Su due ruote si raggiunge agevolmente il centro per fare qualche compera ed onorare così l'antica tradizione emporiale di Codroipo, ma anche per ammirare i tesori del duomo di Santa Maria Maggiore, che conserva un prezioso crocifisso della seconda metà del Cinquecento noto a tutti come il Cristo Nero.

Oppure ci si può dirigere a sud per una tranquilla passeggiata lungo i sentieri del Parco delle Risorgive fra corsi d'acqua, olle e specie spontanee di fiori variopinti prima di sostare per un pic-nic nell'area attrezzata. Su due ruote è piacevole visitare la zona dei mulini, attigua al parco, per seguire le fasi della macinazione dei cereali o della battitura del baccalà negli storici locali del Mulino di Bert. E poi fra pioppeti e campi coltivati si raggiungono le tredici frazioni che fanno da corona a Codroipo per scoprire piccoli e silenziosi borghi rurali, chiesette campestri ma anche per gustare la cucina friulana dai sapori decisi e genuini in tipiche locande o per sorseggiare un buon vino in cantine che riservano sempre gradite sorprese.

Dunque, non stupitevi se vi troverete a degustare i profumati bianchi o i corposi rossi della doc Friuli Grave visitando un fornitissimo Museo del Vino, che occupa una superficie di ben seicento metri quadrati all'interno dell'azienda vitivinicola Pittaro, mentre a pochi passi da voi decolla la pattuglia acrobatica più famosa al mondo: le mitiche Frecce Tricolori…DA NOI TUTTO È POSSIBILE!

Il sito web ufficiale del Comune è: www.comune.codroipo.ud.it/